Piazzale Michelangelo - Guida Turistica

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La Loggia  La Loggia situata alle spalle della grande fontana non è mai diventata il museo di Michelangelo desiderato da Poggi, ed ospita un ristorante.
  Al centro del piazzale si trova il Monumento a Michelangelo, composto da copie in bronzo di sue statue (il David e figure dalle tombe medicee di San Lorenzo).
Viale dei Colli
 Il progetto e la realizzazione della lunga "passeggiata" da Porta Romana al Ponte San Niccolò sono parte integrante dei lavori commissionati a Giuseppe Poggi nell'ambito del Piano di ampliamento di Firenze, che nel 1865 diventa capitale del Regno d'Italia. I lavori sono minuziosamente descritti nel capitolo VII della relazione redatta dallo stesso Poggi "sui lavori per l'ingrandimento di Firenze": le attenzioni paesaggistiche, le fasce di rispetto da osservare lungo il percorso, gli accorgimenti tecnici da seguire, l'aggiornamento idrico per le fontane e le piante previste, tutto è studiato e risolto. La larghezza dei viali è compresa fra i 16 e i 18 metri, e tra il marciapiede ed il viale è prevista una "piantata" larga 2 metri, che ne aumenta l'ampiezza. Lungo il percorso, che ha una pendenza compresa fra l'1 e il 3,8%, si incontrano alcuni giardini con gazebo e chalet che all'epoca offrivano "tutte le ricreazioni possibili".
 Di grande effetto è la rampa che conduce alla chiesa di San Miniato e al suo cimitero monumentale, nelle cui vicinanze sorge il Parco della Rimembranza, contraddistinto dal verde cupo dei cipressi e dal cippo in ricordo dei caduti.
 Elemento centrale del progetto del Poggi è il Piazzale Michelangelo, concepito come bastione panoramico su Firenze, con al centro una copia della statua del David di Michelangelo, posta su un basamento ornato da copie di statue michelangiolesche delle Cappelle Medicee e da quattro lapidi con iscrizioni di Cesare Guasti.
 Verso la collina Poggi realizza la Loggia, l'edificio che doveva ospitare i calchi di opere michelangiolesche, venne invece declassato a caffè ristorante.
 Per assicurare l'accesso diretto al piazzale dalla città e contemporaneamente risolvere problemi di stabilità del terreno furono costruite le Rampe che da Porta San Niccolò, salgono sul fianco della collina. Diverse sono le specie arboree utilizzate lungo il percorso del viale: lecci, bagolari, cipressi, robinie, cedri del Libano, pini, ginko biloba. Numerosi sono anche i cespugli sempreverdi di bordura come il tasso, l'alloro e la lentaggine e poco dopo il piazzale in direzione di piazza Ferrucci si possono ammirare alcuni esemplari di Sophora japonica.
 Non previsti dal Poggi, ma attualmente esistenti, il Giardino delle Rose e il Giardino dell'Iris, sono simmetricamente posti in adiacenza al piazzale Michelangelo.
 Il Giardino delle Rose a Firenze è un grazioso parco nella zona di Oltrarno sottostante al Piazzale Michelangelo verso ovest, in Viale Giuseppe Poggi.
Il Giardino delle Rose  Fu realizzato nel 1865 dallo stesso architetto del piazzale, Giuseppe Poggi su incarico del Comune di Firenze in previsione dello spostamento della capitale d'Italia da Torino. Copre circa un ettaro di terreno terrazzato dal quale si gode una splendida vista panoramica della città, racchiuso fra l'attuale viale Poggi, via di San Salvatore, e via dei Bastioni.
 Già appartenuto a una villetta di proprietà dei Padri Filippini,e denominato podere di San Francesco, venne poi spartito a terrazzamenti da Attilio Pucci che utilizzò la sua posizione e i muri di sostegno delle terrazze per dar vita ad una collezione di rose.
 Nel 1895 il giardino venne aperto al pubblico durante la Festa delle Arti e dei Fiori che la Società di Belle Arti e la Società Italiana di Orticoltura iniziarono a tenere ogni mese di maggio. Costruito secondo il modello alla francese ha un ambiente naturale bucolico, ma allo stesso tempo razionalizzato. Di particolare interesse è l'impianto di irrigazione, formato da una cisterna posta in alto, in prossimità del piazzale, e da una conduttura che porta l'acqua fino alle numerose prese in giardino.
 Nel 1998, il Giardino si è arricchito di uno spazio donato dall'architetto giapponese Yasuo Kitayama, un'oasi giapponese Shorai, donata a Firenze dalla città gemellata di Kyoto e dal tempio Zen Kodai-Ji.
  Oggi il giardino conta circa 1000 varietà botaniche con ben 350 specie di rose antiche. È aperto soltanto dal primo maggio al 15 giugno ogni anno, mentre nel resto dell'anno è frequestato solo dagli orticoltori.
 Il Giardino dell'Irisè un'area verde al quale si accede dal lato est di Piazzale Michelangelo a Firenze.
Il Giardino dell'Iris  Appartiene alla Società italiana dell'Iris, un'associazione per la promozione di questo fiore. Annualmente viene organizzato un concorso internazionale di coltivazione di iris (un fiore simile al giglio e al giaggiolo), che ha come scopo quello di riuscire, attraverso incroci e combinazioni di floricoltura, ad ottenere un giglio coltivabile che abbia il colore scarlatto di quello rappresentato nello stemma di Firenze. Questo fiore cresce infatti in natura nei colori viola e bianco, mentre più raramente si ottengono altri colori, come il rosa carnicino o il giallo.
 La storia dello stemma nasce infatti dal ribaltamento dei colori (da bianco su sfondo rosso a rosso su sfondo bianco) che si ebbe quando furono scacciati i ghibellini dalla città nel medioevo ed i guelfi assunsero il governo cittadino. I ghibellini avevano infatti nello stemma il giglio bianco, molto diffuso nella campagna toscana, mentre i guelfi adottarono l'opposto giglio rosso, che non esisteva in natura.
 Nonostante gli sforzi non si è ancora riusciti ad ottenere la tonalità desiderata. Ogni anno vengono mostrati i nuovi esemplari e vengono premiate alcune caratteristiche come la robustezza, la bellezza e naturalmente il colore.
 Nel giardino oltre alle piante in gara dell'anno in corso, sono conservati anche tutti gli esemplari premiati negli anni passati, fin dalla prima premiazione (il cosiddetto Premio Firenze) del 1957. È aperto al pubblico solo nel mese di maggio.